Nella colonna “dowload” a destra, trovate il documento “EVOLUZIONE DELLE COMPETENZE INFERMIERISTICHE” approvato dal Comitato Centrale della Federazione Nazionale Collegi IPASVI con delibera n. 79 del 25 aprile 2015.
Consigliamo a tutti di scaricarlo e leggerlo, offre importanti spunti di riflessione e mostra le prospettive future della nostra professione.
Di seguito un’anticipazione della premessa per permettervi di coglierne il valore.
“In un recente rapporto, l’Ocse ha, da una parte, confermato che il SSN italiano garantisce buone performance a fronte di una spesa contenuta, e, dall’altra, ha invitato il nostro Paese a rivedere i modelli erogativi e i luoghi dell’offerta sanitaria, stante l’oggettiva modificazione dei bisogni di salute e della domanda di servizi conseguenti all’aumento delle patologie cronico degenerative, all’invecchiamento della popolazione e alle molteplici forme di fragilità.
Numerosi studiosi del settore sanitario hanno evidenziato che un’ulteriore riduzione del finanziamento del SSN inciderebbe direttamente sull’offerta sanitaria e produrrebbe una diminuzione della fruibilità dei servizi sanitari e socio sanitari da parte dei cittadini più deboli. Essi affermano anche che, per il mantenimento dei principi che definiscono il SSN e per la sostenibilità complessiva del Sistema, è necessario dare maggiore forza e spazio alle potenzialità dei professionisti sanitari, innovare i modelli organizzativi e i processi di lavoro, oltre che aumentare l’efficienza e l’appropriatezza del Sistema stesso.
In questo quadro, è, quindi, necessario un approccio più “solido” e “ambizioso” nella ridefinizione dei modelli organizzativi e assistenziali e, soprattutto, nell’innovazione e ridefinizione dell’assistenza primaria, ancora prevalentemente orientata a servizi “tradizionali” anziché “di iniziativa”, ossia impostati sulla logica “dell’andare verso il cittadino”, sulle reti multiprofessionali di presa in carico e di continuità assistenziale. È altresì necessario ampliare l’assistenza nel domicilio, attivare gli ospedali di comunità, le case della salute e i servizi ambulatoriali di prossimità. Modalità assistenziali, tutte, in cui le professioni sanitarie – infermieri in primis – costituiscono una risorsa fondamentale.
Le indicazioni e gli obiettivi contenuti nel vigente Patto per la salute prendono atto del contesto demografico ed epidemiologico e pongono specifica attenzione all’efficacia, all’appropriatezza, alla sostenibilità del Sistema e alla necessità di valorizzare, rafforzandolo, il patrimonio professionale operante nel Sistema stesso. La legge 190/2014 – comma 566 – richiama a sua volta gli orientamenti del Patto per la salute e pone le basi per intervenire su ruoli, funzioni e modalità operative dei professionisti sanitari, sostenendo l’evoluzione delle loro competenze – anche attraverso percorsi di formazione complementare – e privilegiando i sistemi a rete e il lavoro in squadra.”